ROMA – Il Consiglio dei ministri ha fatto marcia indietro sull’Imu agricola. L’esecutivo Renzi ha infatti rivisto le norme dell’esenzione, con la reintroduzione dei parametri di montanità dell’Istat: saranno esenti quindi tutti i comuni montani e, nei comuni parzialmente montani, vengono esentati tutti i terreni di proprietà o in affitto a imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti. Quindi, secondo una prima interpretazione, pagherebbero l’Imu agricola soltanto coloro che sono proprietari terrieri ma non imprenditori agricoli. Con i nuovi criteri 3.546 comuni saranno totalmente esenti (prima 1.498) e 655 parzialmente esenti. Prima dell’introduzione, a dicembre, della norma adesso modificata, lo Stato lasciava libertà di applicazione dell’Imu agricola ai sindaci, che nella stragrande maggioranza dei casi non l’avevano mai applicata, come avvenuto ad esempio a Teramo. Per chi adesso dovrà pagarla non rientrando nei parametri di esenzione, il termine di pagamento è stato intanto posticipato al 10 febbraio. Lo ha comunicato il ministero delle Politiche Agricole.
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